BORGO SAN GIORGIO

 

 

ANTICO LUOGO DI PESCA

 

 

A levante di Gioiosa Marea, oltre la roccia di Capo Calavà, si trova il borgo  San Giorgio. In passato si conduceva una vita basata sulla pesca. Oggi, grazie alle spiagge, al mare e alla tranquillità del luogo, si basa tutto sul turismo grazie alle caratteristiche naturali del luogo.

 

Il borgo è situato a 15 km da Tindari. Circa 100 km da Cefalù . 150 Km da Palermo. 70 km da Messina . 60 dall’Etna attraverso il parco dei Nebrodi.

La storia e la cultura di San Giorgio si identifica con quella della  Tonnara. Della cui esistenza si hanno notizie sin dal XII secolo.  La tonnara di San Giorgio si estende verso il Mar Tirreno a nord-est della città di Messina. Notizie più dettagliate si hanno a partire dal 27 giugno 1407. In quella data “Giorgio di Giojosa’”  fu donato da Re Martino. Costui fu uno dei personaggi illustri noti della famiglia Orioles per il calo della prima Tonnara. Inoltre mantenne la Tonnara fino al 1584, anno in cui morì Don Cesare Orioles, ultimo barone della famiglia.

Nel 1600 la figlia di Don Cesare, Donna Flavia  sposò don Mastro Paolo portando come dote la baronia e la Tonnara di San Giorgio. L’ultimo barone dei Mastro Paolo fu don Giovanni. Nel 1720, non essendoci eredi venne donata al Convento di S. Francesco d’Assisi di Palermo.

 

La Tonnara da questo periodo in poi venne affidata a diversi affittuari. La Tonnara venne presto abbandonata non avendo costoro grossi guadagni e rimase chiusa fino al 1751. In quell’anno la Tonnara fu acquistata da Cesare Mariano D’Amico; che divenne “barone” di San Giorgio. Dopo cinque mesi dall’acquisto, Cesare Mariano morì. Ereditò la Tonnara il primogenito della famiglia D’Amico, Cesare Francesco Carlo. Il D’Amico effettuò gli studi a Palermo che finì nel 1775. Francesco Paolo, negli anni, divenne più esperto nel settore della pesca del tonno. Nel 1816 scrisse un testo: “Osservazioni pratiche intorno alla pesca, corso e cammino dei tonni”. fu questo il periodo di maggiore floridezza per la tonnara. Il borgo nasce grazie alla cala della tonnara: arrivano gente di mare, pescatori dal comprensorio e, in un secondo momento, gli abitanti di gioiosa guardia. Gioiosa guardia è stata una città fondata da Vinciguerra D’aragona situata sul monte Meliuso a circa 800 mt sul livello del mare strategica per la protezione dei cittadini dalle incursioni dei pirati saraceni, avvistabili con largo preavviso grazie all’altezza.

 

Dopo la fine delle incursioni dei saraceni e numerosi terremoti nel 1783 gli abitanti di gioiosa guardia decisero di scendere a valle, dividendosi però in due gruppi. Il gruppo ritenuto più forte politicamente ed economicamente andò verso ‘’ Ciappi di Tono’’, attuale Gioiosa Marea, mentre una piccola parte scelse ‘’Chiano Puntino’’ attuale S. Giorgio, dove il terreno pianeggiante si prestava meglio alla coltivazione mediterranea.

 

Inoltre a S. Giorgio si andava sviluppando già da anni una florida economia basata sulla pesca e sulla lavorazione del tonno la quale poteva offrire ottime opportunità di lavoro.

 

Questo è il primo nucleo di San Giorgio, la ricchezza della natura ha permesso tutto ciò.

 

I tonni nel mese di maggio entrano nel golfo di patti per deporre le uova per via delle acque calde, del mare cristallino e dei fondali ricchi di posidonia mediterranea ottima per proteggere le uova. Queste condizioni hanno fatto sì che la pesca, del tonno soprattutto, fosse la fonte primaria di sostentamento per i cittadini del nuovo borgo per moltissimi anni occupando, la Tonnara di San Giorgio, una posizione dominate nel mercato ittico.

Col tempo, il progresso, la crisi delle tonnare fisse e l’avvento di quelle volanti, il paese si è riconvertito in una ridente meta turistica dotata di moltissime strutture ricettive e ristoranti tipici, situata in una terra ricca di luoghi di interesse storico/ artistico/ naturalistico facilmente raggiungibili grazie alla posizione centrale e strategica, dove gli eventi organizzati si ispirano alle tradizioni e alla cultura così come tramandata nel tempo, con feste di paese e feste religiose.

il territorio: monumento ad Annarita Sidoti, campionessa mondiale di marcia